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Moti Maggio 1906

commemorazione

MOTI MAGGIO 1906

20 Maggio

Moti 1906

La rivolta popolare di Gonnesa del Maggio 1906 si inserisce in un contesto più ampio che vede i moti, partiti da Cagliari, diffondersi in tutta la Sardegna. Questa lotta fu la prima presa di coscienza dello sfruttamento cui era sottoposta la classe lavoratrice sarda. I primi minatori lavoravano in condizioni gravissime che rasentavano la schiavitù: il lavoro era continuo e logorante, molto pericoloso e sottopagato. Mancava qualsiasi forma di assistenza sociale e previdenziale da parte dello stato e il lavoratore con la misera paga non era in grado di sfamare la propria famiglia. L’operaio, inoltre, era legato all’azienda da un vincolo che prese il nome di "Ghignione". Questo era un buono acquisto di cui si poteva usufruire soltanto nello spaccio dell’industria, che vendeva a prezzi più alti dei negozi le merce scadente. Queste condizioni portarono scontenti e malumori che sfociarono nella rivolta del Maggio del 1906. La rivolta fu spontanea e dettata da fame e disperazione: i dimostranti chiedevano l’intervento del sindaco sul caro-viveri, dazio e tasse comunali. Dopo aver incendiato la cantina e l’ufficio del dazio, da Gonnesa, la manifestazione si diresse verso Bacu Abis e Nebida. L’epilogo fu tragico: i carabinieri arrivati da Iglesias spararono sulla folla. A Nebida ci furono due morti e quindici feriti, a Gonnesa tre morti e diciassette feriti. Oggi il 20 Maggio, a Gonnesa, è festa civile.

 

Gonnesa - 20 Maggio 1998 - 92° Anniversario Moti 1906 Ricostruzione dei Moti dei Minatori
da parte dei ragazzi della Scuola Elementare di Gonnesa - Realizzato da Efisio Murenu

 

 
 
 
Realizzato da Sandro Orrù