Il comune

Gonnesa oggi

Gonnesa è situata nel Sulcis - Iglesiente sulla costa sud – occidentale della Sardegna, a metà strada fra Iglesias e Carbonia, vicinissima a Portoscuso ed all’Isola di S. Pietro (Carloforte). Il centro sorge in una gola, Gutturu Carboni, ai piedi del Monte Uda e di un gruppo collinare facente parte dei rilievi dell’Iglesiente.

Il territorio di Gonnesa offre non solo mare e spiagge incontaminate e di rara bellezza, ma anche una interessantissima flora e fauna, villaggi minerari dismessi immersi in verdi colline, importantissimi siti archeologici, e tanti altri luoghi di interesse.

Flora e Fauna


Attraversando i 4.774 ettari che costituiscono il territorio del Comune di Gonnesa si possono ammirare le innumerevoli diversità di terreni di varia natura, che vanno dalle selvagge e aride distese di colline calcaree a bellissimi altopiani trachitici di origine vulcanica, dalle stupende creste scistose dalle sfumature color pastello alle enormi distese di sabbia bianchissima e purissima, che prima del mare forma bellissime dune, luogo ideale di varie forme vegetali e animali. Su questo territorio si estende una variegata flora in gran parte costituita da macchia mediterranea: lentisco, mirto, olivastro, cisto, erica, corbezzolo, ginepro, leccio, ginestra, lavanda, asfodelo, rovo, rosmarino e una miriade di altre piante che vivono nei climi mediterranei.

Altrettanto ricca la fauna, dove è presente in gran quantità il coniglio selvatico, grazie agli adatti territori sabbiosi e rocciosi che gli consentono di fare le tane, garanzia di sopravvivenza. Discreta è pure la consistenza della lepre e della pernice. Ottima è pure la presenza di numerose specie acquatiche, anche rare, che vivono nella vasta palude sita tra il Paese e il mare denominata Sa masa. Da alcuni anni, grazie alla presenza nel territorio delle bacche di lentischio, di mirto, di ginepro e di olivastro, di cui si nutrono, si possono ammirare migliaia di tordi bottacci, sasselli e stormi di storni che nelle sere autunnali disegnano nel nostro cielo figure astratte prima di andare a passare la notte nel folto canneto della palude. Infine è ancora possibile incontrare la volpe che ha avuto negli ultimi anni un forte incremento e una varietà di rapaci notturni e diurni davvero invidiabile, tra cui spiccano il falco della regina e il falco pellegrino. Il nostro mare, ancora abbastanza pescoso, ospita numerose specie marine tra le quali citiamo la pregiata aragosta, la cernia, la spigola, il muggine, la triglia, l'orata, il tonno, il sarago, il polpo, il riccio e il dattero.

La costa


Splendida la costa caratterizzata da un lunghissimo arenile di sabbia finissima formato da tre spiagge dotate di ampi parcheggi e servizi: Fontanamare, Spiaggia di Mezzo e Porto Paglia. L'arenile è delimitato a nord dall'antico villaggio minerario di Fontanamare e, a sud, dalle strutture riattate della settecentesca tonnara di Porto Paglia, mentre a ridosso delle spiagge ci sono lussureggianti e accoglienti pinete. Ai lati dell'arenile la costa offre scorci spettacolari. Seguendo la strada che da Fontanamare porta a Masua, si possono vedere scogliere a strapiombo sul mare azzurro, e il caratteristico profilo dello scoglio di Pan di Zucchero che si staglia in lontananza.

Mentre viaggiando per la nuova strada che collega Gonnesa a Portoscuso, la panoramica, si possono visitare (dopo aver percorso a piedi per brevi tratti dei sentieri nella macchia mediterranea) alcune insenature e piccolissime ma incantevoli spiagge. Lo scenario si completa con la vista, nelle giornate serene, delle non lontane isole di S. Antioco e San Pietro.

Le colline

Gonnesa (luogo situato tra i colli) non poteva non offrire al visitatore verdi colline su cui passeggiare, correre in bici e a cavallo e fare dei rilassanti spuntini. Inoltre, tra il verde, è possibile ammirare e visitare gli interessanti villaggi minerari abbandonati di Monte Onixeddu e Seddas Moddizzis ove è agevole, con la memoria, ricostruire i ritmi del tempo passato e di una vita economica-sociale cessata da qualche decennio.

Ancora più interessante la visita a Normann, villaggio ancora oggi vivo, immerso nel bosco, a mezza costa sul Monte S. Giovanni, con alle spalle bianche pareti di falesia e lo sguardo rivolto al golfo di Gonnesa. Nei pressi, la grotta di S. Barbara, una delle più grandi e suggestive d'Europa, e gli impianti minerari, chiusi di recente, di S. Giovanni.

La grotta di S. Barbara, con le pareti ricoperte da cristalli di barite scura e da bianca calcite mesozoica , con le alte e splendide colonne di stalattiti e stalagmiti, con i fini arabeschi di aragonite, è un meraviglioso gioiello della natura, ancora intatto e incontaminato.


Archeologia

L'antichissimo territorio di Gonnesa, ricco di testimonianze pre nuragiche e nuragiche, è l'ideale per chi ama l'archeologia.

D'obbligo la visita all'importante villaggio nuragico di Seruci - ove sono in corso lavori di scavo e di valorizzazione -, e all'altopiano di Murru Moi, dove si possono ammirare numerose domus de janas. Il villaggio nuragico di Seruci, scoperto nel 1897 da Ignazio Sanfilippo e studiato nella sua struttura da Antonio Taramelli, è il più importante del Sulcitano e uno dei più imponenti della Sardegna. Il villaggio è costituito da oltre cento capanne attorno ad una monumentale reggia nuragica, e da due tombe di giganti.

Domus de janas (le "case delle fate" o "delle streghe" della tradizione popolare sarda), grotte funerarie artificiali, scavate nelle rocce dall'uomo preistorico sardo.

Luoghi di Interesse

Altre curiosità ed occasioni di svago, ma anche di studio, sono rappresentate da significative emergenze ambientali, paesaggistiche, nonché paleontologiche e mineralogiche. La palude Sa Masa e le arenarie del quaternario di Morimenta, dove fu ritrovato un rarissimo esemplare di Elefante Nano (Elephans Lamarmorae), oggi ospitato in un museo di Basilea, sono solo un esempio della ricchezza di questo territorio.

Percorrendo la strada che porta a Spiaggia di Mezzo o quella che porta a Fontanamare, si arriva facilmente alla palude Sa Masa, importante zona umida del territorio. La palude è sede di numerose specie di uccelli acquatici, anche protette, tra le quali spicca lo splendido pollo sultano. Si possono ammirare anche le folaghe, le gallinelle d'acqua, i porciglioni, le anatre alzavole, i beccaccini. In certi periodi dell'anno si possono osservare anche germani reali, mestoloni, aironi, garzette, fenicotteri e martin pescatori.

Galleria Fotografica: